
Per Larcher questo volume (che si colloca nella collana Bizzarro) è stato infatti il primo passo all'interno di un progetto di antologie legate a specifiche città, che, pur partendo da ambientazioni, tradizioni o suggestioni locali, vogliono però toccare tematiche fantastiche che possano avere una validità, appunto, globale.
Per farlo, come ha esposto Marco Giorgini (il curatore), non ci si è limitati a contattare solo autori modenesi di nascita, ma si è deciso di includere nella rosa anche persone che sono diventate nel tempo, per capacità e sensibilità, modenesi di adozione. Perché l'idea era quella di una antologia non "di Modena" ma "su Modena", con l'obiettivo di cogliere il più possibile dei suoi tanti elementi adatti ad un progetto del genere. E questo taglio nella selezione ha portato a comporre un quadro molto ampio e vario per tematiche e stili che vede in buona parte riproposto nei testi il Duomo o San Geminiano (in chiave fantasy o fantascientifica), ma che arriva a toccare anche la Modena dei canali, il cimitero della città, il Drake e i locali del centro storico, compreso l'ormai chiuso Condor. Sempre mostrando il reale, ma modificando, alterando luoghi e vicende, per proporre racconti che oscillano nell'immaginario fantastico sfiorando anche il noir e l'horror.
L'intervento degli autori, che hanno raccontato come sono stati selezionati e quali difficoltà hanno affrontato per la stesura di opere così specifiche, ha completato il quadro, prima di passare all'aperitivo e alla firma delle copie in vendita.
In sala erano presenti Andrea Corradini (autore della copertina e uno dei fotografi dell'evento) e (in ordine sparso) Gabriela Guidetti, Stefania Gentile, Cecilia Randazzo, Gabriele Sorrentino, Eliselle, Dorian Reavers, Giuseppe Sofo e Raffaele Gambigliani Zoccoli. Unico autore assente Christian Del Monte, che vive a Berlino da alcuni anni.

